Le prime notizie di officiatura a Orasso da parte di canonici di Cannobio risale all’anno 1000. Fu servita dai canonici di Cannobio fino al 1335. Poi fu eretta la prima cappellania, cui facevano capo pure Cursolo, Spoccia, Falmenta e Gurro. Nel 1404 Orasso è canonicamente eretta a parrocchia autonoma, separata dalla matrice di S. Vittore di Cannobio, comprendendo pure Cursolo e Spoccia.
Fino al 1574 rimarrà l’unica parrocchia canonicamente eretta della valle Cannobina. Era un importante riconoscimento. Nel 1574 Carlo Borromeo autorizza Orasso a celebrare la processione del Corpus Domini a condizione che fossero presenti almeno 2 parroci.
Spoccia si staccherà nel 1615 e Cursolo nel 1620.
La chiesa parrocchiale di Orasso (1) fu edificata intorno al 1680, inglobando l’antica chiesa romanica risalente al XI sec.
La vecchia chiesa romanica aveva sul lato sud un porticato a 5 colonne (analogo a quello di Traffiume, pure sul lato sud). Il porticato e le colonne sono state tolte in occasione della edificazione dell’attuale parrocchia. Due di esse sono utilizzate come parte strutturale dell’albo pretorio (2) presso la chiesa in direzione del centro paese.
Il bel campanile in stile romanico alpino, in pietra viva a vista corrisponde tuttora a quello originale.
La vecchia chiesa, corrispondente all’attuale sacrestia, era dedicata al SS. Salvatore, la cui statua è posta sulla facciata della chiesa attuale, dedicata a S. Materno.
San Materno fu un illustre confessore del IV secolo che resse per 12 anni la chiesa di Milano. Il suo corpo è sepolto nella Basilica di S. Ambrogio in Milano.
L’altare, dedicato alla Madonna, in stile barocco, è interamente scolpito in legno (3).
Pregevoli sono pure un quadro di Gesù nell’orto, di autore ignoto, e un affresco della Madonna del Rosario.
LA SACRESTIA
Nella sacrestia (corrispondente alla vecchia chiesetta del XII sec.), sono visibili i resti di antiche pitture. I lavori di restauro hanno permesso di recuperare il dipinto di un San Cristoforo (4) e (5). Altre figure sono emerse nell’area circostante, sul pilastro laterale (6) e nel corrispondente sottarco. Si tratta di una interessante successione di interventi pittorici, dalla fine del XIV sec. alla fine del XVI sec. (7) (8).
L’ultima data documentata reca la data del 1570. L’affresco (6), per datazione, stile e tecnica pittorica ricorda il pittore Francesco Balconi, lo stesso che ha firmato dipinti nell’Oratorio del Sasso di Orasso.
