CHIESA DI TRAFFIUME

Chiesa di Traffiume

La chiesa parrocchiale (1), “alquanto discosta dall’abitato giusta l’antico costume” (G.M. Grandazzi, 1798), è dedicata alla Ss. Maria Vergine “purificata al tempio”. L’edificio, secondo la tradizione, è stata voluto da S. Giulio (IV sec.). La consacrazione è del 1517. Nella forma attuale risale al XVII sec. Fu eretta a parrocchia autonoma nel 1956, e don Pietro Turati ne fu il primo parroco. Precedentemente era sotto la cura della parrocchia di Cannobio. Contiene alcuni affreschi del Gurronese Enrico Mazzetta (1901-1966). Portici e colonnati cingono l’esterno dell’edificio.
Alcuni dipinti sono andati perduti, come ad esempio l’ancona dietro il coro di Gaudenzio de Varixio (G. M. Grandazzi, 1798). Forse è stato coperto da intonaco. Altre immagini riguardano Maria Vergine, San Giovanni Battista (2), S. Ambrogio, S. Giulio.

INFORMAZIONI SU TRAFFIUME

Comune autonomo fino al 1927, oggi frazione di Cannobio. Di importanza storica gli Statuti di Traffiume del 1343, alla base dell’Ordinamento giuridico comunale del tempo e che ha regolato la vita degli antichi abitanti (Statuti di Traffiume (Frigerio P. e Pisoni P. G., Traffiume nel plebato di Cannobio sul Lago Maggiore – Gli statuti del 1343, Alberti Libraio Ed., Intra, 1990)
L’economia di Traffiume (3) era essenzialmente basata su agricoltura e allevamento. La coltivazione della vite era molto diffusa, ma non mancavano olivi, castagni, frutteti, orti, ecc. Nella zona detta Roncaglia, vi era “… gran quantità di olive…” (Francesco del Sasso, detto Carmine, 1568-1636). L’allevamento era rigorosamente regolamentato.
Non disponeva di alpeggi propri da destinare a pascolo, ma in antico utilizzava l’area dei Pianoni o di Crealla in Valle Cannobina, della Val Bavona, e altre aree limitrofe. Traffiume disponeva inoltre di una rilevante enclave nel territorio di Cannobio, cui apparteneva il versante dx della valle Cannobina fino quasi al rio Socraggio.

ORATORIO DI SANT’ANNA

Edificato su preesistente cappella (4) dedicata alla Madonna di Loreto (XVII sec.). Pregevole l’affresco nell’abside della vecchia cappella del XII sec. cui è stato edificato l’Oratorio. Vi è rappresentato Carlo Borromeo (5).

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