ORATORIO DEL SASSO A ORASSO

La costruzione più antica viene fatta risalire alla iniziativa di Giovanni Generello che lo edificò nel XV sec. incorporando una più antica cappella devozionale, come ex voto per la guarigione dalla peste. Sorse come “Cappella di S. Maria del Sasso”. Nel 1574 Carlo Borromeo in occasione della sua visita pastorale diede “ordini” e indicazioni per ampliarla e farne un vero Oratorio (1). L’Oratorio è dedicato alla Madonna della Cintura, protettrice dei viandanti, rappresentata all’esterno e sopra il portone d’entrata. Pregevole l’affresco del pittore craveggese Mattia Borgnis (1701-1761) (2). All’interno il tipico soffitto a “cassettone romano”, il pavimento in pietra e diversi affreschi del pittore vigezzino Francesco Balconi (1604): la Visitazione, S. Rocco, S. Sebastiano, il Battesimo; e del pittore di scuola lombarda Antonio da Tradate (fine XV inizio XVI): Madonna in trono con Bambino al centro dell’abside. Nel 1665 vi si eresse la confraternita della Madonna della cintura. Di fronte il pronao una scalinata in cima alla quale si innalza una colonna rogazionale del XVIII sec. L’Oratorio e i suoi affreschi (3) (4) sono stati oggetto di recenti interventi di restauro. E’ stato inoltre riconosciuto e premiato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) quale “Luogo Del Cuore FAI” in occasione della 6° edizione (2012) del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare

INFORMAZIONI SUL PAESE (5) (6)

Lobbie in legno, tetti in piode, case con muri in pietra tra cui appaiono alcune case accuratamente ristrutturate caratterizzano Orasso (dal latino Oratio, terra di preghiera) (9) (10).

FOTO 1
L’Oratorio del Sasso. L’edificio attuale è il risultato di successivi lavori. Nel XV sec. è sorta la Cappella di S. Maria del Sasso, inglobando una antica cappella devozionale del XIV sec. Quindi fu ampliata a vero Oratorio da S. Carlo, che ne dispose pure lavori di ristrutturazione in occasione della sua visita pastorale del 1574.

FOTO 2
L’Oratorio è dedicato (dal 1665) alla Madonna delle Cintura (protettrice dei viandanti) poi dipinta sul portale di ingresso nel 1733 dal pittore craveggese Mattia Borgnis (1701-1761). Il portichetto è del 1580. Nel 1665 vi si eresse la Confraternita (associazione di laici con fini di pietà e devozione) della Madonna della cintura L’edificio è tuttora teatro di importanti celebrazioni religiose quali la processione con fiaccolata notturna in occasione della festa dell’Assunta.

FOTO 3
Particolare dell’interno con il soffitto a cassettone romano e il pavimento in pietra

FOTO 4
Pregevoli gli affreschi dietro l’altare (XVI sec.) Da sinistra: la Visitazione, S. Rocco, La Madonna con Bambino, S. Sebastiano, il Battesimo

FOTO 5
Attraversando il Paese dirigendosi verso ovest si incontrano vecchie case con muri di pietra a secco e costruzioni ristrutturate, che si alternano in un geometrico gioco di luci e ombre. Portoni in legno con chiavistelli in ferro battuto sembrano simboleggiare un confine fra due mondi: quello del privato e quello del pubblico. La porta, o il portone per le case più importanti era un vero e proprio “segno” carico di valenze simboliche

FOTO 6
Tratto della strada che collega i due estremi est - ovest del paese. In ogni angolo le pitture murali danno una nota di colore al grigio preponderante della pietra

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