[POST] Bellezza segreta

[POST FACEBOOK DEL 13 FEBBRAIO 2021]
La bellezza non è solo questione di gusti personali, o di linee, forme, proporzioni, prospettive coerenti con canoniche regole estetiche.
Guardo questi ruderi abbandonati, e non posso fare a meno di ammirarli con la stessa meraviglia che normalmente è riservata alle cose belle.
Percepisco il loro resistere al trascorrere del tempo e all’invasività del bosco non più frenata dalla presenza dell’uomo. L’edificio mostra forme geometriche nate più per funzionalità all’uso degli abitanti che per particolari esigenze estetiche. Quanto resta delle pitture ancora evoca il senso di protezione e rassicurazione che l’antico devoto montanaro vi cercava nel suo confrontarsi tutti i giorni con la precarietà della vita. Il tutto avvolto in un silenzio che mi appare innaturale.
Il rudere e il suo contesto diventano rappresentazione visiva dell’ antica realtà montanara nel suo fluire in un intreccio di relazioni: dell’uomo col tempo, con le cose, con l’ambiente e la natura, con le proprie aspirazioni, speranze, alla ricerca di una vita dignitosa. Forse è proprio questo intreccio di rapporti la bellezza segreta di questi ruderi. Il rudere e il suo contesto come metafora della vita.
Da qui il grande rammarico per la consapevolezza che di loro ben presto, e quindi del patrimonio culturale che rappresentano, salvo qualche rara eccezione, non rimarrà traccia alcuna, se non nelle immagini di qualche preziosa fotografia.
Andrà meglio per l’affresco nelle foto 5, 6, 7. Appena le condizioni meteo lo consentiranno, sarà sottoposto a intervento di restauro conservativo. Vi terremo informati.
Fotografie di Alberto Bergamaschi