[POST] Diritti delle generazioni future
[POST FACEBOOK DELL'11 FEBBRAIO 2022]
Il Parlamento ha approvato il nuovo testo dell’art. 9 della Costituzione. L’articolo, che già indicava tra i principi fondamentali la tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico della Nazione, viene modificato con l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi tra i principi fondamentali della Repubblica, con l’importante precisazione “anche nell’interesse delle future generazioni”.
Questo richiamo formale della Carta alle generazioni future non può che accrescere la nostra consapevolezza e responsabilità. Infatti anche la cura e l’attenzione verso l’ambiente in prospettiva futura sono valori che dovrebbero essere sempre più interiorizzati nell’universo culturale delle singole persone e comunità, e meritevoli di essere doverosamente trasmessi in eredità.
È la prima volta che viene modificata la prima parte della Costituzione, quella appunto dei principi fondamentali. Un passaggio epocale che sancisce la centralità della questione ambientale.
Anche le attività di salvaguardia del patrimonio culturale dovrebbero essere finalizzate soprattutto a stabilire una continuità tra passato e futuro non semplicemente in base al valore patrimoniale dei beni, ma in quanto capaci di trasferire agli eredi (è nel loro diritto) i valori culturali della comunità di appartenenza. Quest’ultima deve essere necessariamente coinvolta nel processo di programmazione delle singole attività.
Da ricordare pure che, di nuovo con un riferimento all’ambiente, si modifica l’art. 41, laddove si evidenzia che l’iniziativa economica privata è libera, purché non in contrasto con la sicurezza, la libertà, la dignità umana, la salute e l’ambiente.
Foto di Alberto Bergamaschi