[POST] Biblioteca di strada
[POST FACEBOOK DEL 5 MARZO 2022]
Le biblioteche, soprattutto quelle personali, sono specchio fedele e biografia intellettuale del proprietario, secondo i casi semplice collezionista, studioso o appassionato lettore, che accumula libri e libri con grande passione, forse anche con la segreta speranza di lasciarli in eredità e all’apprezzamento delle generazioni future.
Ma prima o poi le biblioteche rimangono orfane. Senza il loro legittimo proprietario di cui sono stati specchio fedele, finiscono tristemente dimenticati o abbandonati, in uno scantinato, a volte anche al macero, o esposti su qualche scaffale in attesa che qualcuno se ne occupi. E’ un po’ il destino di molte biblioteche, metafora della mutevolezza e transitorietà dell’esistenza.
Ma non è sempre così. A volte rinascono a nuova vita. È un po’ il caso dei libri raccolti su un piccolo scaffale accostato alla parete di una stazioncina del trasporto pubblico, all’entrata in Cursolo in Valle Cannobina.
Tanti libri di varia foggia e misura, aggregato disomogeneo di libri “democraticamente” esposti, accostamento casuale di autori più o meno noti di varie epoche, libri di scuola, narrativa, arte, poesia, fantasia, scienza, ……….., provenienti da chissà quanti proprietari, e incapaci ormai di rappresentarne la figura.
Eppure lo scaffale attira l’attenzione. E’ un insieme di libri che fa immaginare tanti mondi di altrettanti ex proprietari. È la sua ricchezza e originalità. Passandoci vicino e osservando i singoli titoli, spesso sconosciuti, ci si prefigura il proprietario, col quale magari si crede di trovare, anche con un senso di apprezzamento e gratitudine, una concordanza di gusti e di interessi.
Grazie all’Associazione Cuore di Sole di Cursolo che ha realizzato questa iniziativa anche un piccolo angolo di strada che accoglie vecchi libri può diventare un prezioso spazio pubblico di pensiero e riflessione.
Testo e foto di Alberto Bergamaschi