[POST] Testimonianze del passato cannobino

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È sempre interessante conoscere le consuetudini e le norme scritte che regolavano la convivenza nelle comunità di montagna e le modalità di gestione del territorio. Nel nostro mondo totalmente cambiato possono forse apparire nulla più che curiosità. Nelle foto 1 e 2 il cambiamento della località Bronte di Spoccia dal 1995 a oggi.

Eppure è utile, anzi doveroso, il recupero e la lettura di questi antichi documenti che restituiscono elementi di storia, cultura e tradizione delle nostre Valli.
Qui sotto alcuni articoli tratti da "bando campestre" dato a Orasso, 9 gennaio 1801:
 
In nome della Repubblica Cisalpina, anno IX°
L'agente e l'aggiunto del Comune di Orasso nel Distretto di Cannobio inseguendo le istanze del pubblico di detto luogo, per riparare ai danni cagionati da impoliti e perfidi individui, tanto alle persone quanto alle bestie nei beni comunali e particolari, di detto comune, invitano la municipalità o chi spetta del Distretto perché vogliano comminare le seguenti penalità ai contravventori mediante quelle cautele che stimano più proprie perché abbiano forza di legge statutaria:
 
1.° Quelli o quelle persone che saranno ritrovate in quel d'altri a tagliare piante di castagne, salici, rogola o d'altra sorte, siano condannati alla pena di lire una di Milano, per ciascuna persona e per ciascuna volta che contravveniranno, oltre il risarcimento del danno al padrone del fondo
 
4.° Quello o quelli che danneggeranno i muri che sostengono i campi o le fontane e i pozzi della Canapa sotto il pretesto di cercare lumache o rane dovranno pagare soldi venti per ciascuna persona e ciascuna volta
 
10.° Resta proibito tagliare il fieno attorno alle corti cosiddette della Torriggia e Polonico (oggi più nota come alpe Pluni) prima del dieci di agosto sotto pena di lire 24 per ciascun contravventore e per ciascuna volta
 
24.° Chi lavorerà nelle feste di precetto e di voto della Comunità, incorrerà nella pena di soldi venti per ciascuna volta
 
31.° Quelli che non verranno a fare la giornata, come si dice a Lavoro Comunale per aggiustare le strade, o fare altra cosa necessaria per il Comune, dopo avvisati incorreranno nella pena di soldi venticinque per ciascuna volta, così pure quelli che non manderanno persone abili a far giornata
 
32.° Quelli che poi non interverranno alla processione delle litanie, tanto le maggiori che le minori o che non manderanno uno che abbia almeno 14 anni, incorreranno nella pena di soldi venti per ciascuna volta
 
 
Dato a Orasso, 9 gennaio 1801
 
 
Firmato: Antonio Minoggio, Aggiunto e Carlo Giuseppe Mazza, Agente

 

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